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giovedì 27 agosto 2009

Chi sono i vostri clienti?

Conoscete i vostri clienti??? Ecco un interessante tool proposto da Forrester research per comprendere come si comportano i vostri clienti:




lunedì 3 agosto 2009

Conflitti d'interesse made in USA


Oggi si è dimesso dal CDA di Apple il CEO di Google Eric Schmidt.
Un abbandono dovuto, come dichiara lo stesso Schmidt, dall'espansione di Google, ormai in concorrenza anche con la società di Cupertino.
Gesto senz'altro nobile ma in qualche modo "consigliato" dalla FTC (federal trade commission) in quanto la legge antitrust non prevede che la stessa persona possa risiedere nella stanza dei bottoni di due compagnie concorrenti.
Quando dovremmo aspettare in Italia per avere una legislazione del genere?

sabato 1 agosto 2009

Intendere l'advertising online

L'advertising online nasce con i banner pubblicitari. Degli spazi di pagine web che sponsorizzano determinati servizi o prodotti che, tramite un click di mouse, rindirizzano l'utente sulla pagina web dello sponsor.
Questa prima forma di advertising ha creato grandi attese in quanto, grazie alle tecnologie internet, era possibile tracciare il percorso dell'utente vedendo così da quale altra pagina web proveniva.
Rispetto alla tradizionale paginona centrale della carta stampata era un grosso passo avanti.
Ma le aspettative con il tempo si sono ridimensionate molto perchè il cybernauta guardava il banner ma in rari casi clickava (si è accertato circa un 1% dei naviganti a fronte di un 5% molto ottimistico pensato da molte società del settore).
Da questo punto sono nati altri modi di fare online advertising: modi più innvativi non da un punto di vista tecnologico ma da un punto di vista della user experience.
Con l'esplosione del web i motori di ricerca hanno sempre più assunto un ruolo cruciale e sono diventati le pagine più visitate del web. Ma come poter sfruttare questo immenso bacino utente?
Vendendo le parole chiave delle ricerca.
Ad esempio se un produttore di sedie vuole fare pubblicità online può comprare la parola sedia su di un motore di ricerca e ad ogni ricerca in cui è coinvolta la parola sedia il sito istituzionale del produttore comparira tra i primi della lista dei risultati. In questo modo aumenta molto l'efficacia dell'advertising incontrando le esigenze del cliente.
Quindi sembrerebbe il banner obsoleto ormai, ma io credo di no perchè se in fondo si continua a pagare profumatamente i paginoni centrali dei quotidiani perchè non si può ugualmente pagare un sito internet che ha anche un bacino di utenza maggiore e permette di approfondire la pubblicità rimandando l'utente al sito?
Ovviamente l'inserzione deve essere opportunamente tarata sul tipo di target dell'inserzione: i lettori dei giornali cartacei sono molto eterogenei mentre i naviganti sono un po' più omogei (quantomeno per le fascie di età).
Quindi il banner può servire per aumentare la riconoscibilità e l'attrattività del brand più che intercettare nuovi probabili consumatori.

Nozze tra Microsoft e Yahoo

Dopo 18 mesi prende forma l'accordo tra Microsoft e Yahoo.
Quella che inizialmnete era stata concepita come un'acquisizione abbastanza ostile si è strasformata in un'alleanza strategica per contrastare il colosso di Mountain View sull'advertising online.
La durata dell'ìaccordo tra i due player è di 10 anni e lo scopo èquello dis fruttare sinergie nell'advertising online e di cercare di raggiungere una massa critica tale da contrastare Big G nel mercato dei motori di ricerca.

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