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sabato 1 agosto 2009

Intendere l'advertising online

L'advertising online nasce con i banner pubblicitari. Degli spazi di pagine web che sponsorizzano determinati servizi o prodotti che, tramite un click di mouse, rindirizzano l'utente sulla pagina web dello sponsor.
Questa prima forma di advertising ha creato grandi attese in quanto, grazie alle tecnologie internet, era possibile tracciare il percorso dell'utente vedendo così da quale altra pagina web proveniva.
Rispetto alla tradizionale paginona centrale della carta stampata era un grosso passo avanti.
Ma le aspettative con il tempo si sono ridimensionate molto perchè il cybernauta guardava il banner ma in rari casi clickava (si è accertato circa un 1% dei naviganti a fronte di un 5% molto ottimistico pensato da molte società del settore).
Da questo punto sono nati altri modi di fare online advertising: modi più innvativi non da un punto di vista tecnologico ma da un punto di vista della user experience.
Con l'esplosione del web i motori di ricerca hanno sempre più assunto un ruolo cruciale e sono diventati le pagine più visitate del web. Ma come poter sfruttare questo immenso bacino utente?
Vendendo le parole chiave delle ricerca.
Ad esempio se un produttore di sedie vuole fare pubblicità online può comprare la parola sedia su di un motore di ricerca e ad ogni ricerca in cui è coinvolta la parola sedia il sito istituzionale del produttore comparira tra i primi della lista dei risultati. In questo modo aumenta molto l'efficacia dell'advertising incontrando le esigenze del cliente.
Quindi sembrerebbe il banner obsoleto ormai, ma io credo di no perchè se in fondo si continua a pagare profumatamente i paginoni centrali dei quotidiani perchè non si può ugualmente pagare un sito internet che ha anche un bacino di utenza maggiore e permette di approfondire la pubblicità rimandando l'utente al sito?
Ovviamente l'inserzione deve essere opportunamente tarata sul tipo di target dell'inserzione: i lettori dei giornali cartacei sono molto eterogenei mentre i naviganti sono un po' più omogei (quantomeno per le fascie di età).
Quindi il banner può servire per aumentare la riconoscibilità e l'attrattività del brand più che intercettare nuovi probabili consumatori.

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