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giovedì 30 aprile 2009

Tutti per uno: quando 1+1 è uguale a…… 4!


Il titolo non è frutto di un delirio post-sbronza ma la sintesi (anche se un po’ criptica) di un’importante ricetta per il tessuto industriale ed economico italiano.

Che il tessuto economico ed industriale italiano sia frammentato non è una novità, non è neanche una novità ribadire la scarsa competitività internazionale delle imprese invece vorrei approfondire i concetti che ci sono dietro la necessità di unire più realtà industriali tra di loro.

Il contesto globale presenta un eccesso di offerta rispetto alla domanda e questo si traduce inevitabilmente in un consolidamento del mercato.

Ma cosa significa in termini spiccioli per l’azienda a conduzione familiare in fondo alla strada?

M&A? O per dirla all’italiana “Fusioni ed acquisizioni”?

Può essere certamente una strada ma non credo sia quella giusta per le PMI.

Piuttosto l’idea che dovrebbe guidarle è quella di FARE SISTEMA, cioè qualcosa in più dei noti distretti industriali: portare le aziende ad aggregarsi ma mantenendo la propria identità e le proprie core competencies.

Già ma in che modo?

Cercando sinergie da sfruttare e creando economie di scala dove possibile (per esempio centralizzando le classiche funzioni aziendali come l’IT, il marketing, gli acquisti…..).

Inoltre ci si può presentare sui mercati internazionali come un unico marchio avendo più peso e solidità alle spalle.

Tutto ciò permette all’imprenditore di trasformarsi in azionista ed ha la possibilità di affidare la gestione dell’organizzazione a manager di professione.

Questo concetto si può estendere a tutta la filiera in modo da raggiungere soluzioni organizzative maggiormente ottimizzate ed efficienti per fronteggiare le turbolenze dei mercati internazionali.

venerdì 24 aprile 2009

Tra Stato e Mercato


















Un tema di grande attualità tra i grandi economisti è se questa crisi finanziaria abbia decretato o meno la fine del Capitalismo e con esso del libero mercato.
Il Capitalismo non è affatto finito anzi questa crisi l'ha rafforzato depurandolo dalle frange più perverse di esso.
La minaccia al Capitalismo l'hanno mossa le manovre "anticrisi" dei Governi coinvolti dalla congiuntura economica.
I Governi cercando di salvare realtà economiche in difficoltà hanno introdetto nel mercato delle pesanti inefficienze.
Già perchè queste grandi somme stanziate per questi salvataggi hanno un duplice effetto negativo:
  1. sottrarre risorse alla collettività,
  2. bloccare l'efficienza dei mercati lasciando sul mercato realtà non competitive.
Se un'impresa presente sul mercato si trova in difficoltà è perchè non ha operato in maniera corretta e quindi non ha dimostrato di essere all'altezza della situazione.
A meno di lungimiranti interventi di ristrutturazione, gli interventi statali sono dei soldi solamente spesi per salvaguardare posti di lavoro secondo delle antiche concezioni di wellfare che, come in Italia abbiamo visto, non hanno fatto altro che creare grossi carrozzoni parastatali tutt'altro che competitivi.
L'idea che lo uno Stato si comporti come un fondo di Private Equity non una cattiva idea ma uno Stato deve fronteggiare problemi di natura poco economica che i fondi di private equity non hanno.

venerdì 10 aprile 2009

Un'idea per aiutare l'Università dell'Aquila

Il simbolo della tragedia della città dell'Aquila sono stati gli studenti.
Ed io da studente universitario voglio mostrare la mia solidarietà offrendo una proposta per loro.
Lo scopo della mia proposta è quello di permettere all'Università degli Studi dell'Aquila di continuare la didattica in modo da non far perdere agli studenti sopravvissuti l'opportunità di continuare a studiare.
La mia idea è quella di creare un blog per ogni corso erogato nel semestre in corso in cui ogni docente titolare della cattedra può scrivere la propria lezione ed arricchirla di contenuti multimediali come ad esempio video, presentazioni (slides), file audio e documenti da integrare.
L'idea del blog mi è venuta in mente in quanto permette una miglior comunicazione bidirezionale tra studenti e docenti in modo tale che gli studenti possano esprimere i propri dubbi e ricevere delucidazioni.
Inoltre si può anche instaurare una rete di instant messaging per facilitare la comunicazione tra studenti e docenti permettendo agli studenti di inviare elaborati e ricevere la relativa revisione da parte del professore.
Capisco che questa non sia una priorità, ma potrebbe essere un forte segnale istituzionale affinché si possa continuare ed andare avanti.
La mia idea può sembrare imprecisa ed incompleta, per questo ho deciso di pubblicarla con la speranza di ricevere dei pareri per affinarla e magari destare l'attenzione di qualcuno che possa realmente realizzarla.

giovedì 2 aprile 2009

La funzione (matematica) della Crisi


Tratto da WIRED.



Qui di fianco è riportaa la funzione matematica che si presuppone sia alla base della crisi dei mutui subprime.
Una formula che mette in relazione la probabilità di default contemporaneo di due soggetti diversi (A e B in questo caso) correlando i singoli fattori di rischio.

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