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Buona lettura...

lunedì 27 luglio 2009

L'informatica è sempre più in to the cloud


Questo post è la formalizzazione di una serie di pensieri ed osservazioni.
Il tutto parte da un progetto realizzato per l'università in cui studio sulle applicazioni del cloud computing per ,o sviluppo del software.
La seconda osservazione è scaturita a fronte del furto del notebook personale di un mio amico si lamentava più per la perdita dei dati che per il valore del bene.
Infine un'ultima osservazione è nata analizzando il mercato dei cosiddetti netbook.
Mettendo insieme tutti questi elementi mi è venuto in mente di azzardare alcune ipotesi.
Con i netbook si perde il focus sulle èprestazioni dell'hardware ed aumenta l'importanza dlela connettività alla rete. In questo modo si pone al cnetro dell'attenzione dell'utente la rete che offre anche applicazioni (molte in verità), capacità di stoccaggio della memoriae nuove opportunità di business.
Proprio a fronte di quest'analisi posso spiegare come le osservazioni fatte cnetrano con questo tema.
Pensiamo al furto del notebook personale: gli applicativi installati sono quelli classici, un foglio elettronico, un programma di videoscrittura, qualche client per giochi online e soprattutto molti dati. Il foglio elettronico e il programma di videoscrittura sono facilmente sostituibili da servizi online (basti pensare a quelli offerti da Google) i client dei giochi online sono per loro natura nativi in internet ed il supporto su cui gira il client normalmente non è un grosso problema. il problema sono i dati ma se consideriamo le moderne tecnologie di cloud computing possiamo accedere ai nostri dati più personali e riservati senza che essi siano fisicamente sul nostro pc.
Dunque, se non si hanno particolari esigenze di software avidi di capacità di calcolo e memoria, adottando un netbook, tra l'altro dal costo ridotto, ed utilizzando le tecnologie di storage messe a disposizione dal cloud computing, dagli applicativi online i netbook possono sostituire perfettamente un normale notebook. Ed inoltre in caso di furto si perderebbe solamente l'hardware che tra l'altro ha un costo ridottismo.

lunedì 20 luglio 2009

Pubblicità o minifiction?



Quanti di voi guardando gli spot pubblicitari delle compagnie telefoniche si sono lasciati prendere dalle vicende di "Fiammetta" o dal "ghiacciolo sciolto di Aldo"???
Guardando i gruppi su facebook sembra che i telespettatori siano più interessate alla trama degli spot più che all'offerta stessa del fornitore del servizio.
Ciò può sembrare strano perchè la trama dello spot mette in secondo piano il messaggio dello spot stesso. Poi con gli spot successivi viene a crearsi una sorta di fiction.
Questo avrebbe senso se servisse a creare un'immagine per il brand ma nel caso della telefonia questo ha poco senso. Essendo la telefonia mobile una commodity indifferenziata tra i vari gestori, l'unica differenziazione è appunto sul prezzo del servizio, credo che pochi siano disposti a pagare un surplus di prezzo perchè si riconoscono nell avventure di Fiammetta e la sua Band.....

venerdì 17 luglio 2009

Che le Banche tornino a fare le Banche....

La morsa del credito blocca la ripresa? Mancano finanziamenti per far ripartire l'economia?
Una parte di questa colpa è da imputare la modello di business adottato dalle banche.
Prima una banca era radicata sul territorio, conosceva i correntisti, conosceva chi chiedeva il fido o un mutuo: sapevano che realtà e che storia avevano alle spalle.
Forse la colpa è anche di Basilea II che ha la pretesa di conoscera un'azienda mediante un rating, un indicatore un po' troppo sintetico spesso ottenuto copiando ed incollando dei bilanci su un foglio excel, non importa che sia la più grande holding o il piccolo artigiano.
Aggiungiamo il fatto che le banche si sono fatte prendere la mano dai facili guadagni promessi da prodotti finanziari che neanche chi li ha progettati ha pensato a come funzionano ed a cosa servono.....
Ed il rapporto con i clienti che fine ha fatto?
In Italia c'è una prassi di malcostume chiamata evasione che sfugge ai modelli di rating (altrimenti non sarebbe evasione) il che rende imprese che non fallirebbero mai a rischio di default; ma queste cose il direttore della banca cooperativa o della cassa di risparmio di una delle lontane provincie italiane lo sa e ne tiene conto quanto deve effettuare un finanziamento, invece il rating no. E quindi non vede una parte della realtà aziendale!
Inoltre il processo di consolidamento del mercato del settore bancario a portato a dei colossi che (apparentemente) danno più sicurezza ai correntisti (troppo grande per fallire) ma che ha perso il contatto con i suoi clienti e cercando guadagni in settori dove non opera tradizionalmente.
Invece di fare guadagni sulle commissioni delle varie transazioni e sugli interessi dei prestiti si sono lanciate in azioni di brookeraggio e trading, cose più adatte ad altri istituti che a banche commerciali.
Non voglio dire che si deve erogare finanziamenti a tutti, ma a ragionare su cosa finanziare; valutare l'idea imprenditoriale, la solidità patrimoniale e reddituali e perchè no anche la persona stessa che viene a chiedere un finanziamento.
A tal proposito mi viene in mente un aneddoto: il giovane Steve Jobs fu costretto a tagliarsi barba e baffi per acquistare credibilità verso le banche che dovevano finanziare la sua idea imprenditoriale.
In questo aneddoto non si è parlato di rating anche perchè l'impresa doveva ancora nascere!!!!
Si parla di credibilità della persona, di un 'idea e di come questa idea può fare soldi.
In futuro i Business Plan dovranno assumere sempre più importanza e tornare a guardare alla solidità industriale di un'iniziativa.

mercoledì 15 luglio 2009

Google lancia il suo sistema operativo ed inizia la lotta con Microsoft

Google lancio il suo sistema operativo, si chiamerà Google Chrome OS.
Nasce interamente con l'idea di inserire un sistema operativo dentro un browser e sfruttare dunque le applicazioni che si trovano nel mondo internet (applicazioni di Big G in particolare). Velocità semplicità e sicurezza sembrano essere i punti di forza del sistema operativo pronto a scardinare il paradigma Windows cambiando il terreno della competizione spostandolo sul web.
Vediamo come va a finire....

sabato 11 luglio 2009

Lezione di economia politica:



















Pubblico questo divertente post, forse già conosciuto, per sdrammatizzare aspettando le ferie:

TITOLO: Hai due mucche

SOCIALISMO: Hai 2 mucche.
Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.

COMUNISMO: Hai 2 mucche.
Il governo te le prende (i TUOI "compagni") e ti fornisce (a sua discrezione)il necessario per vivere.

FASCISMO: Hai 2 mucche
Il governo te le prende e ti vende il latte.

NAZISMO: Hai 2 mucche.
Il governo prende la vacca bianca ed uccide quella nera.

DITTATURA: Hai 2 mucche.
La polizia te le confisca e ti fucila.

FEUDALESIMO: Hai 2 mucche.
Il feudatario prende metà del latte e si tromba la tua morosa.

DEMOCRAZIA: Hai 2 mucche.
Si vota per decidere a chi spetta il latte.

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA: Hai 2 mucche.
Si vota per chi eleggere la persona che decidere a chi spetta il latte.

ANARCHIA: Hai 2 mucche.
Lasci che si organizzino in autogestione.

CAPITALISMO: Hai 2 mucche
Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.

CAPITALISMO SELVAGGIO: Hai 2 mucche.
Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 mucche. Alla fine licenzi l'operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento.

BERLUSCONISMO: Hai 2 mucche.
Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere di credito, con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblica e nell'operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche. I diritti sulla produzione del latte di 6 mucche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una Società con sede alle Isole Cayman, posseduta clandestinamente da un'azionista che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche. Nei libri contabili di questa società figurano 8 ruminanti con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perchè sporcano e puzzano. Quando stanno per beccarti, diventi Presidente del Consiglio.

PRODISMO: Hai 2 mucche.
Tu le mantieni, il governo si prende il latte e ti mette una tassa su:

- Metri cubi della stalla
- Inclinazione del tetto della stalla
- ICI
- Lunghezza della mangiatoia (da collaudare ogni semestre)
- Bollino blu sulla stalla (con cadenza mensile)
- Revisione bimestrale delle mucche
- Registrazione delle mucche con atto notarile
- Registrazione delle mucche a pubblico registro
- Obbligo di un capo mucca responsabile per la 626
- Obbligo di un capo mucca responsabile per i vigili del fuoco
- Bollo da calcolare in base al peso della mucca (5,258 € al Kg se la lunghezza del pelo rispetta l'euro 5)
- IVA sull'acquisto di acqua e fieno per la mucca
- Tassa sulla compravendita della mucca + IVA
- Tassa sulla donazione della mucca + IVA
- Canone RAI (obbligatorio) + IVA
- Canone Telecom (obbligatorio) + IVA
- Tassa sulla morte della mucca
- Tessera sindacale per il sindacato delle mucche (14,37 € al mese + tredicesima!!)
- Fondo pensionistico da versare all'INPS, per il sindacalista delle mucche
- IVA sul latte !!!
- IVA sulla mucca
- Marca da bollo annuale di 24,256 € per ogni zampa della mucca

A TE rimane lo sterco!!! Nel frattempo è in approvazione un disegno di Legge sulla tassazione dei rifiuti organici animali.

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