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venerdì 29 maggio 2009

L’Italia è un paese per vecchi…. E questa cosa non mi piace

Campagna elettorale, già tra un po’ si vota per amministrative e per il Parlamento Europeo.

E qui si vede perché in Italia ci sono tanti problemi…..

Già perché vedere la generazione di cinquantenni-sessantenni che hanno fatto a pezzi il nostro paese dire di preoccuparsi per il futuro dei giovani e nel frattempo non lasciargli spazio sinceramente mi ha stufato!
Una generazione che ha fatto esplodere il debito pubblico, prendendosi i soldi, che avrebbero restituito i loro figli e nipoti, in modo da permettersi uno stile di vita sopra le loro possibilità. 

Generazione che mascherava la non competitività dell’industria italiana con svalutazioni della lira e dove l’evasione fiscale era (e purtroppo è ancora) una prassi; dove per propaganda si iniziava a costruire grandi infrastrutture (ospedali, ponti, scuole, asili…) poi una volte eletti i candidati non si terminavano i lavori lasciando in eredità ai successori dei bei scatolotti di cemento sabbioso a deturpare l’urbanistica delle città. 

Intanto la loro generazione ci ha vissuto bene con questo modo di fare insostenibile, ma sapevano che a pagare non sarebbero stati loro. Come se non bastasse si costruivano delle rendite e ponevano delle barriere all’ingresso nei vari settori in modo da poter difendere le loro posizioni di rendita ed i loro diritti acquisiti, acquisiti spesso con dubbio merito.

Ora si presentano alle elezioni dichiarando di “voler fare per i giovani”: secondo me hanno fatto anche troppo e visti i risultati del loro operato che faccia hanno per chiedere il sostegno dei giovani?

Ci hanno fatto conoscere il precariato (con i sindacati accondiscendenti) dicendoci che era un’opportunità concedendoci  l’onore di sperimentarlo per primi proprio perché “vogliono fare per i giovani”; avrei gradito sperimentarlo magari insieme a loro giusto per capire se siamo viziati e bamboccioni oppure ci sono difficoltà oggettive, giusto per togliermi una curiosità.

Bamboccioni, già, vorrei vedere quel signore (T.P.S. per la cronaca) che giudica i giovani in questo modo dopo nei nostri panni: da neolaureato accedere al mondo del lavoro tramite stage che se va bene sono retribuiti con salari sensibilmente inferiori ai mille € in città come Milano dove circa la metà del salario se ne va in affitto; ma lui di questi problemi non ne ha mai avuti…..

Se un neolaureato riesce a vivere senza aiuto dei genitori a Milano con 700€ pagando affitto, bollette e la spesa per vivere abbiamo trovato il nuovo ministro dell’economia che risanerà il debito pubblico! 

Altro che Bamboccioni, i bamboccioni o meglio i furbetti sono altri…. Prima ci creano le difficoltà e gli ostacoli poi si fanno pure beffe della nostra condizione.

Ed in tempo di elezioni vengono a raccontarci la favola che il futuro è dei giovani: ma quale futuro se prima dobbiamo rimediare ai vostri danni???? Il Futuro ve lo siete mangiati voi!!!!

La cosa che mi dispiace è che tra i giovani manca questa consapevolezza; c’è troppa leggerezza, magari anche comprensibile, ma che in questi tempi non ce la possiamo permettere.

L’Italia è un paese governato dalla gerontocrazia: in TV, al Parlamento, nei CDA l’età media è sopra i 60 e i giovani sono solo scenografia. Fatto questo quadro non si può neanche dire che hanno esperienza, che sanno come va l’Italia perché sono loro che l’hanno fatto andare male!  

L’Italia è un paese per vecchi e questa cosa non mi piace!     

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